2015

Finalmente io e Cristina siamo tornati ed eccovi il racconto dei tanti mesi mancanti:l'estate è stata piacevolissima, abbiamo pensato ogni giorno ai nostri lettori e per loro ci siamo impegnati in una intensa esplorazione di locali, sia noti che nuovi, con l'intenzione di metterci a raccontarvi tutto, a settembre, anche per lenire il dolore del rientro in città. Poi settembre è arrivato e, mentre ci accingevamo a partire per il mare, discorrendo amabilmente di ristoranti, Cristina ha pensato bene di cadere e di farsi male seriamente. Da allora ci siamo occupati quasi solo di gessi, ospedali, riabilitazioni ecc (a proposito: la cucina del Rizzoli non è malaccio, nel caso vi interessi e vi fidiate del suo solo giudizio). Ora Cristina sta meglio e quindi abbiamo ripreso le nostre attività preferite: esplorare, gustare, raccontare.

2014

E' costume dire anno nuovo e vita nuova, ammetto che non mi piace, quindi, visto che preferisco la vita che fino ad ora ho condotto, di nuovo ci sarà soltanto "Un Blog" e visto che sono io a tenerlo, di cosa potevo parlare? Mangiare. Ovviamente il significato di questa parola è ampio e in questa situazione è facile trovarsi a proprio agio. In tutta questa nuova situazione Cristina mi accompagna e scrive con me i nostri pensieri.

Al Porto, Clusane

 
 
Questo ristorante, collocato sulle sponde del lago d’Iseo, ai confini di una splendida zona di  produzione di  alcune fra le più famose bollicine del mondo, nasce grazie ad una specialità locale dell’antica tradizione, la tinca al forno, mangiata una volta giudicata buona e mai più avvicinata. Di suo la tinca, anche se di buona carne, è ricchissima di lische infide. Se poi ci aggiungiamo che nella cottura al forno occorrono sui tre etti di burro per ogni pesce (ovviamente il ricco e saporito guazzetto che ne risulta serve per condire la polenta di accompagnamento), credo che ai giorni nostri sia un piatto da  mangiare solo una o due volte all’anno bisestile. Fortunatamente i gestori, anche in questo caso la cuoca appartiene alla famiglia, si sono dati da fare per presentare tantissimi altri piatti di squisita preparazione, compresi gli ormai famosi Gamberi di fiume. Io che in cucina ho gusti barocchi, li adoro fritti, con una pastella leggerissima, Cristina invece, che ama i piatti delicati, sceglie gli essenziali spaghetti ai gamberi di fiume e olio del lago. Ottimi anche la trota affumicata con pan brioche, il salmerino agli aromi, il luccio con polenta. I dolci son un profluvio di calorie, ma sono talmente belli (ti accolgono nella vetrina all’ingresso del locale) e talmente buoni che non riesci mai a lasciarli lì……
Carpaccio di Storione con patate a vapore
 
 
Carpaccio di Salmerino agli aromi con pan brioche


Spaghetti con Gamberi di fiume


Tagliatelle con bottarga di Coregone


Gamberi di fiume fritti con verdure


                                                   www.alportoclusane.it


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