Cosa vi aspettereste da una classica famiglia romagnola?
Simpatia, genuinità, calore e ospitalità? Ebbene ieri sera non solo abbiamo
trovato tutto ciò ma di più, abbiamo
trovato una vera famiglia. Io e Cristina ci siamo sentiti avvolti da un grande calore. Un calore dovuto
non solo al caminetto acceso - aiutooo mi volevano fare sedere proprio davanti
al focolare - ma anche da una giovialità e da una cordialità che ci hanno
convinti ad assaggiare tutto quello che avevano preparato. E non è stato un
impegno da poco!
Piadina con prosciutto, salame, culatello, guanciale, formaggi vari e olive raccolte in giardino e preparate dal padrone di casa, a
seguire tagliatelle al ragù da farti sentire in paradiso, e poi coniglio al
forno, maialino da latte, carciofi che si scioglievano in bocca, radicchio
rosso con pinoli e aceto balsamico, finocchi gratinati, frappe e castagnole,
una zuppa inglese da dover essere mangiata anche se eri strapieno e non
parliamo dei vini e del rhum finale. Tutto buono da commuoversi e…da tornare
appena ci inviteranno di nuovo!
I complimenti vanno ad Ernesto padrone di casa (per
l’accoglienza, l’amicizia, le olive e i carciofi) ma in pari misura alla Lella,
una vera rezdora romagnola: anima della casa, grandissima cuoca e un’energia da
fare invidia a un generale.
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