Ecco, se entrate in questo locale in una sera di neve
penserete di avere fatto un viaggio nel tempo. A me ha subito ricordato le gite
sulla neve che facevo da giovane. Si entra nel bar e da lì si passa ai tavoli
riservati al ristorante. Tutto rustico, naturalmente rustico, non il rifatto
lezioso e ricercato.
Una signora dolce e premurosa vi porterà i menù e vi
proporrà birra belga (che io amo molto) di tutti i tipi.
Fra i primi, ho trovato ottimi gli gnocchetti di patate
che, in occasione del carnevale sappadino, erano finiti con la la Saurnschotte, una ricotta acida al
dragoncello, davvero deliziosa ed in procinto di diventare presidio Slow food.
Anche il piatto che mi è piaciuto di più ha qualche
affinità con la cucina belga. Il magnifico maiale alla birra e miele infatti mi
ha subito ricordato la carbonnade flamande, ma la cremosità, la dolcezza e
soprattutto la delizia delle patate arrosto che lo accompagnano sono davvero
tutte italiane.
Ai miei amici sono piaciuti anche i dolci, ma io ho
preferito concentrarmi sulle digestivissime grappe…..
Gnocchetti
di patate con Saurnschotte
Costine di maiale alla birra
e miele
Grappe alla genziana, pino mugo e… non mi ricordo la terza!
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