Se
ci andate di sera, vi sembrerà di entrare in una casetta delle favole. Tanta
neve, la porticina che dà su un ingresso stretto ma accogliente e infine la
sala, tutta in legno, coi soffitti bassi, le finestrine, le candele, la stube
d’ordinanza e il sorriso di Roberto ad accogliervi.
Vi
sedete e cominciano i problemi: il menù è bellissimo e non si sa cosa
scegliere. Vi risparmio le mie esitazioni, i ripensamenti e… i rimpianti che mi
hanno costretta a tornarci dopo due giorni (assecondata di buon grado dagli
amici che mi ospitavano) e vi racconto solo i piatti che potrebbero farmi
rifare subito i 400 km che separano Bologna da Sappada.
Gli
antipasti sono il mio punto debole, e quindi ve ne segnalo tre:
Il Foie gras con coulis di melograno, sedano
rapa, caffè d’orzo e pan brioche, tanto buono che se la gioca solo con
quello che, in circostanze eccezionali, Stefano Bartolini ci fa trovare alla
Buca di Cesenatico;
Il Gioco di zucca: consistenze e abbinamenti, buonissimo,
ma che ha il solo difetto di avere un nome che non vi fa assolutamente capire
di cosa si tratta. Io, che sono tenace, sono riuscita a farmi dire qualcosa di
più: si tratta di sette interpretazioni della zucca, tutte fantasiose. Un
percorso davvero piacevole.
Le Animelle di vitello: vellutata di patate,
carciofi cantalupa e foie gras affumicato sono di una delicatezza che ci si
fa quasi scrupolo a mangiarle.
Fra
i primi ho scelto una cosa dal nome singolare: “info@laite.com” luccioperca
mantecato, polentina, lumache, brodo di lattuga, caviale di tartufo nero e
pomodoro e a quel punto ho davvero cominciato a chiedermi come faccia
Fabrizia, la chef dal sorriso dolce, ad inventarsi dei piatti cose così
fantasiosi, delicati e armonici.
Sarò
noiosa, ma era ottimo e singolare anche il secondo: la Tartara di capriolo con caviale che ho ripreso anche la seconda
sera.
Anche
i dolci sono degni di nota, ma quelli li lascio scoprire a chi deciderà di
andarci …..
Vi
segnalo solo il pre-dessert: una deliziosa micromacedonia di frutta e verdura
con gelato all’olio.
Il
locale fa parte dell’associazione dei Jeunes Restaurateurs d’Europe ed è una
meritata stella Michelin.
Foie gras con coulis di
melograno, sedano rapa, caffè d’orzo e pan brioche
Gioco di zucca: consistenze
e abbinamenti
Animelle di vitello:
vellutata di patate, carciofi cantalupa e foie gras affumicato
“info@laite.com” luccioperca mantecato, polentina, lumache, brodo di lattuga, caviale di tartufo nero e pomodoro
Tartara di capriolo con caviale
Micromacedonia di frutta e verdura con gelato all’olio
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