2015

Finalmente io e Cristina siamo tornati ed eccovi il racconto dei tanti mesi mancanti:l'estate è stata piacevolissima, abbiamo pensato ogni giorno ai nostri lettori e per loro ci siamo impegnati in una intensa esplorazione di locali, sia noti che nuovi, con l'intenzione di metterci a raccontarvi tutto, a settembre, anche per lenire il dolore del rientro in città. Poi settembre è arrivato e, mentre ci accingevamo a partire per il mare, discorrendo amabilmente di ristoranti, Cristina ha pensato bene di cadere e di farsi male seriamente. Da allora ci siamo occupati quasi solo di gessi, ospedali, riabilitazioni ecc (a proposito: la cucina del Rizzoli non è malaccio, nel caso vi interessi e vi fidiate del suo solo giudizio). Ora Cristina sta meglio e quindi abbiamo ripreso le nostre attività preferite: esplorare, gustare, raccontare.

2014

E' costume dire anno nuovo e vita nuova, ammetto che non mi piace, quindi, visto che preferisco la vita che fino ad ora ho condotto, di nuovo ci sarà soltanto "Un Blog" e visto che sono io a tenerlo, di cosa potevo parlare? Mangiare. Ovviamente il significato di questa parola è ampio e in questa situazione è facile trovarsi a proprio agio. In tutta questa nuova situazione Cristina mi accompagna e scrive con me i nostri pensieri.

Magnolia, la carne. 01/02/2015



Quando il tarlo della curiosità colpisce, alla lunga diventa quasi un tormento. E' quello che ci è successo col Magnolia, dove abbiamo sempre mangiato pesce a livelli altissimi, tanto alti da non farci mai concentrare sui piatti di carne. Poi, un giorno, parlando con un amico proprietario di un ristorante stellato, ci siamo sentiti dire: "quando vado al Magnolia mangio sempre il foie gras". E li, la curiosità ha ripreso a divorarci. Complice l'inverno, stagione più adatta a portate di carne, abbiamo deciso di lanciarci. Anche se nella carta le proposte di carne non sono molte la scelta non è stata facile soprattutto quando Alberto Faccani, chef e titolare,  ci ha domandato parlando del foie gras  “terrina o scaloppa?” . E naturalmente, siccome Cristina (come da cognome) è curiosa come una scimmia, abbiamo dovuto prenderli entrambi. Altro momento di indecisione è stato per il Piccione, zucca, mosto cotto e lime, sacrificato ai secondi che leggerete più avanti.Qualche altra parola sulla versione Ristorante del Magnolia: fino ad ora le nostre visite erano state riservate alla versione Bistrot, cucina da ristorante stellato ma con un ambiente molto easy ed informale dove primeggiava la cucina sostenuta da un servizio attento e presente. Questa volta invece ci siamo goduti l’ambiente luminoso, curatissimo, con tavoli larghi e distanti fra loro, ben apparecchiati, con un servizio attento ed estremamente cordiale e coccolati da  snack curiosi e intriganti che ci hanno accompagnato nell’attesa del servizio.   

Questo il nostro menù:

Terrina di foie gras, mango  e rabarbaro

  


Foie gras, litchi e rosa




 

Rigatoni ripieni, carciofi, foie gras e tartufo nero







Maialino, pastinaca, scorzanera e tartufo
 


    
 

  

Lepre à la royale, sedano rapa e cassis

 


Mont Blanc





 

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